Commercialista? Adesso ti evolvi o ti estingui!
L’obiettivo del nuovo commercialista, deve essere quello di diventare il vero consulente globale del cliente, attraverso l’acquisizione di nuove competenze di tipo gestionale e organizzativo.
Per farlo oggi diventa quasi indispensabile affiliarsi a reti di professionisti specializzati che grazie all’unione delle diverse competenze aumentano la capacità di soddisfare le esigenze lavorative dell’impresa cliente.
I nuovi professionisti devono acquisire la consapevolezza che la ricchezza e la crescita economica oggi dipendono da risorse intangibili: patrimonio intellettuale, organizzazione, relazioni, marketing e comunicazione.
I fattori cardine della cosiddetta economia intangibile sono quattro:
1. conoscenza: cioè quello che si sa, quello che si può sapere e come lo si può usare;
2. collaborazione: cioè la gestione delle risorse interne ma anche la capacità di coinvolgere partnership esterne;
3. fidelizzazione: cioè coinvolgimento delle risorse interne ed esterne dello studio ed acquisizione della fiducia da parte del cliente;
4. gestione del tempo: miglioramento della gestione del tempo da parte dei professionisti e soprattutto da parte di tutti i collaboratori interni dello studio.
C’è da sottolineare che gli adempimenti sono cambiati e sono sicuramente decuplicati.
Sono aumentate le responsabilità e molto spesso il commercialista è diventato il parafulmine delle negligenze delle aziende e lo zerbino degli uffici finanziari. Una situazione decisamente insostenibile per un professionista.
Un’altra novità è data dal fatto che il commercialista deve necessariamente diventare anche imprenditore di se stesso.
I professionisti in generale, ed i commercialisti in particolare, mal digeriscono l’organizzazione del proprio studio, la delega, ai propri collaboratori e/o soci, di adempimenti che sono di esclusiva competenza del capo dello studio.
Lo studio professionale moderno deve avere l’obiettivo di rappresentare un’adeguata risposta alle mutate esigenze del mercato al fine di fornire un servizio di consulenza innovativa, personalizzata, con uno standard qualitativo elevato.
Deve individuare e condividere sia con i soci dello studio che con tutti i collaboratori e gli eventuali partners: la Mission; la Vision; i Valori.
Deve inoltre definire tutti i servizi che vuole fornire ai propri clienti attuali e potenziali e soprattutto il target di clientela che intende servire. Basta tuttologi!
Selezionare prima e, soprattutto, formare continuamente dopo il personale che deve far parte dello studio. La professionalità dei collaboratori è sinonimo di qualità del servizio offerto.
Consegnare periodicamente ai propri clienti questionari di soddisfazione deve diventare una bellissima abitudine formativa.
È statisticamente provato che solo il 7% dei clienti insoddisfatti si lamenta esplicitamente, gli altri, se sono scontenti, decidono di andare via e basta!
Con la riforma delle professioni anche il modo di comunicare e di fare marketing è cambiato radicalmente.
Adesso, infatti, anche i professionisti possono promuovere il proprio studio attraverso piani di marketing sicuramente diversi rispetto a quelli di un tempo.
Negli anni passati i commercialisti non hanno dato molta importanza a marketing e comunicazione perché non era ritenuta una cosa da prendere in considerazione.
Oggi però questa caratteristica è divenuta indispensabile.
Per ultimo, ma non meno importante, vi sono gli strumenti che lo studio utilizza in termini di strumentazioni ma software soprattutto.
Quando parlo di software non mi riferisco al solito gestionale che il commercialista usa per la tenuta della contabilità, per la redazione dei bilanci e delle dichiarazioni dei redditi.
Ma a software innovativi che, oltre a gestire le normali incombenze dello studio, devono aiutare gli operatori a verificare l’effettiva efficienza e redditività dello stesso, aiutare i professionisti ad attuare un reale controllo di gestione e, non meno importante, i collaboratori a ricordare le scadenze e non solo quelle fiscali. Questi software aiutano a gestire il lavoro quotidiano e soprattutto tutte quelle incombenze che non riguardano la mera contabilità ma che sono altrettanto importanti nell’economia dello studio, come la gestione del contenzioso (es. avvisi bonari, cartelle esattoriali, ecc.).
In commercio se ne trovano innumerevoli e quasi sempre sono completi ma difficili da usare e soprattutto molto cari, oppure molto lacunosi e poco utili.
In considerazione di tutto questo, abbiamo deciso di costruirci il C.R.M. in casa e abbiamo coinvolto un nostro cliente e amico, analista di software, che, sotto la nostra direzione, ha realizzato un C.R.M. che amichevolmente abbiamo voluto chiamare “YOU & ME”.
Tutto quanto riportato precedentemente, aiuterà il professionista a vivere meglio la propria vita professionale e personale, nonché a migliorare i servizi nei confronti dei propri clienti: vera e propria mission!
È il momento di evolvere la nostra professione!