I SEGRETI DI UN LEADER DI SUCCESSO

-Intervista a Roberto Re-

 

Ciao Roberto, innanzitutto benvenuto e… auguri! Visto che HRD Training Group, la tua storica società di formazione fondata nel 1992, ha da poco compiuto trent’anni.
Oggi hai un team di oltre 150 collaboratori distribuiti in 37 centri in tutta Italia, hai registrato circa 500.000 partecipanti ai corsi e oltre 1.000.000 di libri venduti.
Come ti fa sentire questo traguardo? 

Ti ringrazio. È sicuramente un traguardo straordinario di cui sono fiero e orgoglioso. Trent’anni fa quando abbiamo iniziato, in Italia nessuno sapeva cosa fossero il Coaching e la Programmazione Neuro Linguistica.

Pochissimi investivano nel proprio miglioramento personale. Siamo stati dei veri pionieri, abbiamo dato vita a qualcosa che non esisteva e questo è senza dubbio ciò che più mi rende felice. 

Trent’anni sono sicuramente molti per un’azienda di formazione come la mia. Ma se oggi taglio questo traguardo è anche grazie al lavoro del mio team. 

Un gruppo eccezionale fatto di persone umanamente e professionalmente straordinarie (soci, manager, direttori dei centri Fly e collaboratori in ogni parte d’Italia) che ogni giorno si impegnano a fare la differenza per gli altri. 

Hai raggiunto questo traguardo in un periodo “particolare” e ricco di cambiamenti. A proposito di questo, sappiamo che il tema del cambiamento ti è particolarmente caro…

Assolutamente si, visto che il cambiamento – a prescindere dagli eventi degli ultimi anni – è una parte inevitabile della vita di ogni persona. Oggi chiunque di noi è chiamato a misurarsi continuamente con il cambiamento, spesso repentino, imprevedibile e spiazzante.  

La maggior parte di noi però ha sviluppato una grossa resistenza al cambiamento: stress, tensione, ansia, paura, sono le emozioni più comuni davanti a qualcosa di nuovo e il più delle volte tendiamo a rifugiarci nella nostra zona di comfort.

E come vive un imprenditore, un uomo e un leader come te questo continuo cambiamento?

Gli ultimi anni sono stati destabilizzanti. Io non sono stato risparmiato dall’incertezza e dalla paura come tutti. 

Nessuno è stato risparmiato. La differenza sta nell’uso che si riesce a fare di queste sensazioni rispetto alla situazione che ci circonda. 

L’unica soluzione possibile a mio avviso è quella di trovare la stabilità dentro di noi, anziché fuori. Sembra un gioco di parole ma solo quando siamo sicuri dei nostri mezzi possiamo ricostruire la fiducia in noi stessi. 

La fiducia è il motore più potente che ci sprona a tirare fuori il meglio di noi anche nelle situazioni più sfidanti, a ricondurre la nave in porto e portare a casa i risultati.  

Nella sfera personale così come in quella professionale.

Che consiglio dai a chi deve affrontare un cambiamento nella propria vita?

Il consiglio che posso dare è di non vedere il cambiamento come qualcosa di negativo dal quale fuggire, ma come un’opportunità di crescita, di miglioramento, soprattutto quando nella situazione in cui ci si trova non si sta bene.

Purtroppo per molte persone il disagio del cambiamento è maggiore del dolore di restare dove sono e questa paura preclude loro moltissime possibilità di vivere una vita migliore.

Ma spesso è solo questione di assumersi le proprie responsabilità.

Secondo te oggi quali sono gli elementi più importanti che fanno di una persona un vero Leader in tutti gli ambiti della sua vita?

Credo che esistano 5 aree di miglioramento fondamentali per ognuno di noi.

La prima è la gestione emotiva.
Puoi essere il più grande professionista al mondo e avere un sacco di successo, ma se sei “ignorante emotivamente” muori di stress, hai difficoltà a lavorare con gli altri, litighi con chiunque, vai in reazione ogni volta che succede un imprevisto e ti fai odiare da tutti.

Imparare a gestire se stessi da un punto di vista emotivo è fondamentale, proprio come fa un atleta prima di una gara. Del resto siamo in gara ogni giorno.

La seconda riguarda l’equilibrio psico-fisico.
Se non hai cura di te, sei destinato a pagare un prezzo enorme. I nostri nonni rispetto a noi si muovevano di più, mangiavano meglio, vivevano in un mondo meno inquinato, assumevano meno “chimica” in generale. Oggi la situazione è totalmente cambiata.

Tutti sapremmo che cosa dovremmo fare: muoverci di più, mangiare meglio, prendere del tempo per noi, smettere di fumare, ridurre l’alcol. 

Peccato che… nessuno lo fa! Anzi, culturalmente negli ultimi anni abbiamo associato “piacere” a un sacco di cose che ci fanno male (fumo, alimentazione, sedentarietà, alcol), e “dolore” alle cose che invece ci fanno bene (sport, alimentazione, stile di vita sano).

Anche in questo caso non è possibile cambiare stile di vita se non cambi mentalità. 

La terza area di miglioramento riguarda la gestione del tempo.
È la risorsa più importante che abbiamo. In realtà il tempo non si può gestire. Siamo noi che dobbiamo gestire noi stessi all’interno del tempo. 

C’è chi in 24 ore riesce a fare milioni di cose ed essere felice e soddisfatto, e poi c’è l’affaccendato che fa un milione di cose ma resta sempre fermo. 

Questo accade perché alla maggior parte di noi è stata insegnata la mentalità del fare. I nostri genitori, così come i nostri nonni hanno vissuto guidati dal principio del “Più semini, più raccogli” tipico della cultura contadina. Ora questa cosa non è più vera. 

La gente lavora già dodici, quattordici ore al giorno, è la normalità. Ma fare di più non garantisce di ottenere di più. Il salto di qualità è sviluppare una mentalità sul risultato. 

Ci sono infatti delle attività che hanno un valore più alto di altre come affermava l’economista Pareto dicendo che sul 100% delle cose che facciamo, il 20% genera l’80% dei risultati. Essere un Leader significa anche capire cosa è prioritario – e quindi fa davvero la differenza – e cosa non lo è.

La quarta area di miglioramento riguarda le relazioni.

La qualità della nostra vita è data da quanto bene stiamo con noi stessi, ma anche da quanto bene stiamo con gli altri. 

Non puoi combinare nulla di buono nella vita e nel lavoro se non sai creare attorno a te una rete di persone in grado di supportarti e aiutarti nella realizzazione dei tuoi progetti – qualsiasi essi siano! 

Curare le proprie relazioni significa allenare l’empatia, l’ascolto, ma anche il proprio modo di comunicare.

Non a caso…

… la quinta area è quella della comunicazione. comunicazione.

Se vuoi essere un professionista o un imprenditore di successo non basta più offrire un servizio o un prodotto di qualità. Devi saperlo comunicare ai tuoi clienti.

Se vuoi fare affari devi saper gestire una comunicazione con persone diverse in occasioni diverse.

Se vuoi essere un bravo genitore devi saper comunicare con i tuoi figli, ascoltarli, comprenderli. 

Se vuoi un rapporto di coppia duraturo e soddisfacente la comunicazione è un tassello imprescindibile.

Tutti sono convinti di saper comunicare bene. È una di quelle aree invece, in cui non si impara mai abbastanza. 

Qual è la tua linea guida n.1 come imprenditore?
Se c’è una “regola” in cui credo e che ho sempre cercato di trasmettere al mio team è: guida con l’esempio e giudica dai risultati.

Guidare con l’esempio significa essere disposto a fare tu in primis quello che chiedi alla tua squadra. Non puoi chiedere ai tuoi collaboratori di sacrificare un’ora del loro tempo se non sei tu il primo a farlo, così come non puoi chiedere di mettere energia ed entusiasmo in un’attività se non dimostri di essere tu il primo a farlo.

Giudicare dai risultati significa invece che, come dicono a Roma, le chiacchiere stanno a zero. 

Tutti sono capaci a parlare. 

Tutti a parole sono dei fenomeni. Ma alla fine ciò che sei e ciò che fai concretamente parla di te molto di più delle tue chiacchiere e dei tuoi buoni propositi. 

Come si fa ad approfondire il tuo lavoro e a restare in contatto con te? Come possiamo attingere alla tua grande esperienza, oltre alla lettura dei tuoi best seller che si trovano in libreria?

Oltre alla lettura di “Leader di Te Stesso”, uno dei miei best seller che ha venduto oltre 500.000 copie negli ultimi 15 anni, l’online offre diverse possibilità. Io stesso ho creato diversi corsi on line strutturandoli come dal vivo.

Nel mio ufficio abbiamo creato un vero e proprio studio televisivo dove il trainer non si presenta dietro la scrivania di casa come in una zoom, bensì in un’aula con la lavagna e le slides, permettendo così a chi segue da casa di vivere un’esperienza impattante come quella dal vivo. 

Nell’ultimo anno ho tenuto dei corsi via web contemporaneamente a 3.500 persone raggiungendole capillarmente a casa loro.  

Un altro modo semplicissimo per ottenere degli spunti è andare sul mio canale Youtube dove posto video, interviste e vlog. Oppure ascoltare i miei podcast o leggere i contenuti gratuiti presenti all’interno del mio sito www.robertore.com.

 

 

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